A pochi mesi dall’uscita della splendida rock opera Phantasma, Georg Neuhauser raddoppia, tornando sul mercato anche con i suoi Serenity. “Codex Atlanticus”
è il quinto album per la band austriaca, che negli ultimi anni ha
decisamente visto accrescere il proprio bacino di fans sparsi in giro
per il globo, grazie a lavori di alto livello qualitativo, cuciti su
misura per il pubblico del symphonic metal. Dopo aver
cavalcato a suo tempo la moda della doppia voce machile e femminile (la
bella Clementine è passata ai Visions Of Atlantis), ora il peso delle
responsabilità gravano tutte sulle spalle del buon George, che ha però
dimostrato a più riprese di poter sorreggere la scena anche da solo. E
nei dieci brani di “Codex Atlanticus” è proprio lui il vero punto di forza dei Serenity, ad innalzare un lavoro altrimenti piuttosto canonico.
Il nuovo album targato Serenity ricalca i
successi del passato, ma cerca di snellire di tanto in tanto i brani
dagli arrangiamenti monumentali di “War Of Ages”, come l’opener in salsa power “Follow Me”.
Le song hanno decisamente un piglio classico, inziando spesso e
volentieri con il pianoforte e la voce di Neuhauser, per poi esplodere
in cavalcate metalliche finemente orchestrate, con fiati e sezioni di
archi. I Kamelot sono sempre il punto di riferimento dei Serenity, com’è
chiaro in una canzone come “Caught In Myth” vicina, e non poco, a “The Haunting”. Di rara bellezza la ritmica in tre-quarti di “Inquity”, dall’incedere simile a “Farewell”
degli Avantasia ed arricchita nel finale da un intreccio di cori da
brividi. Altra song degna di menzione in “Codex Atlanticus” è
sicuramente l’intensa “The Perfect Woman”, hard rock barocco e cangiante vicina agli Avantasia, mentre, assolutamente superflua risulta la ballatona “My Final Chapter”, a conferma che i brani pacati ed emotivi sono quelli più difficili da comporre.
“Codex Atlanticus” è un buon prodotto, in linea con la discografia dei Serenity,
una band ormai stabilmente in prima fascia nel genere. La musica degli
austriaci ruota ormai intorno alla figura di Georg Neuhauser, vero
mattatore dell’album con linee melodiche dotate di appeal e grande
stile, capaci di impreziosire tutti e dieci i pezzi del disco. E se le
orchestrazioni, i passaggi sinfonici e gli inserti orchestrali non
sorprendono ormai più, i bei refrain, quelli no, non stancano mai.
TRACKLIST
01. Codex Atlanticus
02. Follow me
03. Sprouts of Terror
04. Iniquity
05. Reason
06. My Final Chapter
07. Caught in a Myth
08. Fate of Light
09. The Perfect Woman
10. Spirit in the Flesh
11. The Order
12. Forgive Me (Bonus track for Japan)
13. Sail (Bonus track for Japan)
14. My Final Chapter (Orchestral Version) (Bonus track for Japan)
15. My Final Chapter (Instrumental Version) (Bonus track for Japan)
02. Follow me
03. Sprouts of Terror
04. Iniquity
05. Reason
06. My Final Chapter
07. Caught in a Myth
08. Fate of Light
09. The Perfect Woman
10. Spirit in the Flesh
11. The Order
12. Forgive Me (Bonus track for Japan)
13. Sail (Bonus track for Japan)
14. My Final Chapter (Orchestral Version) (Bonus track for Japan)
15. My Final Chapter (Instrumental Version) (Bonus track for Japan)
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